“Essere arbitri” al centro della Lezione Tecnica U24

Serata formativa per la Sezione di Lovere, che lunedì 8 febbraio ha svolto la prima riunione tecnica Under 24 della stagione 2020-2021.

Una lezione che ha visto la presenza, come relatori, di Roberto Proietti della Sezione di Bergamo, osservatore responsabile del Comitato Regionale Arbitri per la Prima Categoria e di Andrea Zambetti, associato della Sezione in forza come arbitro alla Commissione Arbitri Nazionale di Serie D.

 

 

 

 

 


La serata, visto lo stop dei campionati e il fermo dell’attività tecnica sul campo, si è concentrata soprattutto su un tema più generale:
l’essenza dell’arbitro. Una lezione che si è quindi momentaneamente allontanata dall’analisi tecnica, per concentrarsi sulla figura dell’arbitro a 360°. Un modo questo per coinvolgere anche i ragazzi freschi dell’ultimo corso arbitri che, a causa della pandemia di COVID-19, non hanno ancora potuto esordire sul terreno di gioco.

Nella prima parte della lezione Andrea ha presentato ai membri della Sezione il programma Under 24 e i relativi referenti. Nel corso del suo intervento ha poi evidenziato tre punti fondamentali del percorso arbitrale: la differenza tra fare gli arbitri ed essere arbitri (guidati dalla passione, vero motore che guida l’arbitro nel proprio percorso), l’attività come percorso di crescita, in cui come una pianta bisogna riuscire ad assorbire l’acqua che viene fornita, e la forza della squadra, costruita per lavorare insieme verso un comune obiettivo.

Roberto, nel proprio intervento, ribadendo come sia la passione a guidare ancora dopo tanti anni la propria attività, ha descritto il circolo virtuoso dell’arbitraggio: divertimento che porta a un maggior impegno, che permette quindi di raggiungere risultati migliori divertendosi ancora di più.

Successivamente si è concentrato su ciò che il CRA richiede ai propri arbitri, presentando così l’attività regionale alle nuove leve della Sezione. Consapevolezza del proprio ruolo, serietà e correttezza nei confronti delle squadre: in poche parole, essere arbitri”. Sono queste le qualità comportamentali che vengono richieste ai giovani che per la prima volta escono dalla propria Sezione affacciandosi alla Prima Categoria.

 

 

 

 

 

 


Un ambiente che deve sì stimolare ma che, all’occorrenza, deve rendere consapevole l’arbitro dei propri sbagli per far sì che possa affrontare e correggere i propri errori, similmente al docente che, per insegnare, corregge un proprio allievo.

Un grande ringraziamento a Roberto Proietti, sperando che le condizioni sanitarie permettano al più presto di incontrarci presso la sede della nostra Sezione.

Mattia Peluchetti