RTO con Diego Provesi

Venerdì 1° ottobre, durante la programmata riunione tecnica obbligatoria, la Sezione AIA di Lovere ha ricevuto la visita del Settore Tecnico, nella persona di Diego Provesi della Sezione AIA di Treviglio.

Diego, arbitro dal 2004 (in Commissione Arbitri Nazionale di Serie D dal 2011 e di Serie C dal 2015) e osservatore dal 2020, ha incentrato la propria lezione sul chiarimento della circolare n. 1 per ciò che riguarda i criteri di punibilità del fallo di mano.

 

La scelta dell’argomento non è stata casuale: oltre al fattore novità portato dall’aggiornamento regolamentare del 2021, è stata infatti ribadita la necessità di adottare uniformità di giudizio nella valutazione, pur persistendo l’elemento di discrezionalità dell’arbitro.

In particolare, è importante capire ciò che sta succedendo perché non tutti i tocchi di mano sono considerati volontari e, pertanto, non tutti devono essere sanzionati tecnicamente o disciplinarmente.

 

La valutazione dev’essere infatti indirizzata a valutare le tre condizioni di punibilità: il contatto intenzionale, il contatto non intenzionale nel momento in cui il giocatore si fa più grande e la realizzazione della rete nell’immediatezza di un tocco di braccio.Sono le ultime due condizioni, in particolare, a creare la maggior parte dei problemi in quanto coinvolgono un forte elemento di discrezionalità nella valutazione. Proprio per questo nel corso della serata sono stati analizzati vari video di incontri, in modo da mostrare tutti i fattori da considerare per fare la scelta corretta.

 

Per ciò che riguarda la seconda condizione, è stato sottolineato come vada valutata l’attitudine del calciatore nel gesto e la congruità del movimento compiuto (è diverso, ad esempio compiendo una scivolata, l’impatto col braccio di supporto rispetto a quello dell’altro braccio), cercando quindi di capire se l’aumento di volume sia naturale conseguenza della dinamica dell’azione o sia slegata da essa.

Ragionando invece sull’ultimo parametro, è stato spiegato ciò che si intende per immediatezza e su quali siano i fattori per discriminare le situazioni in cui annullare o convalidare una rete.

Attenzione è stata posta anche sui casi di autogiocata (o di giocata di un compagno di squadra) che porta al fallo di mano, spiegando come questi (in mancanza di volontarietà del gesto) non comportino la sanzione tecnica del calcio di punizione.

 

Diego ha quindi concluso la riunione con un messaggio più generale: “Non bisogna mettere l’AIA davanti alla propria vita, ma quando si fa qualcosa per l’AIA bisogna farlo come se fosse la cosa più importante, ricordando sempre prima di tutto di divertirsi e facendo le cose al proprio meglio”.